Già in epoca longobarda, il territorio dell’attuale comune di Cigognola era una pertinenza monastica dell’abbazia di San Colombano di Bobbio: in particolare Cigognola faceva parte della grande domus culta della corte di Auliano di Monte Acuto (Montù Beccaria). Il paese di Cigognola (Cicugnola), invece, è citato per la prima volta nel 982 per una donazione di beni al monastero di San Maiolo di Pavia.
Cigognola è poi citata nel diploma federiciano del 1164, con cui il territorio dell’Oltrepò settentrionale e centrale venne posto sotto la giurisdizione di Pavia. Da questo si deduce che doveva essere una località fortificata sotto un proprio signore locale (dominus loci). Fu successivamente signoria della potente casata pavese Sannazzaro, principale esponente di parte guelfa in Oltrepò. Nel 1406 furono estromessi, per gli intrighi dei Beccaria di Pavia, che si impadronirono del feudo. Nel 1415 però i Beccaria, coinvolti in una congiura contro Filippo Maria Visconti, conte di Pavia e duca di Milano, ebbero confiscato il feudo, che fu concesso allo scopritore della congiura, Giorgio Aicardi, e ai suoi famigliari, che per il privilegio concesso dai Visconti di assumere il loro cognome, diedero origine alla casata dei Visconti Aicardi, detti anche Visconti Scaramuzza dal soprannome di Giorgio.
I Visconti Aicardi Scaramuzza tennero il feudo di Cigognola, fino all’estinzione nel XVIII secolo, che passò quindi ai Barbara d’Adda e al figlio di lei, Alberico XII Barbiano di Belgioioso, ultimo feudatario di Cigognola.
Tra le attrattive:
⦁ Chiesa parrocchiale di San Bernardo, risalente al XV sec. era originariamente appartenente alla Diocesi di Piacenza e passò a quella di Tortona dopo l’epoca napoleonica;
⦁ Castello di Cigognola. In posizione d’altura, in cima a una rocca e in posizione strategica sulla Valle di Scuropasso, il castello durante il medioevo ebbe funzione difensiva e di controllo dei traffici verso l’Emilia. Verso la fine del basso Medioevo, divenne prestigiosa corte rinascimentale, dimora di famiglie nobiliari. All’inizio dell’800, il proprietario Carlo Arnaboldi fece edificare sui resti dell’antico castello (precedente al XIII sec.) dei volumi neogotici con merlature ghibelline, oltre alla torre, le decorazioni dei portali, gli stemmi.
Agli inizi del `900, gli interni vennero arricchiti con arredi déco. Ancora oggi è una prestigiosa residenza privata e sede di una storica azienda vitivinicola. Esso è purtroppo tristemente noto per essere stato teatro delle efferatezze dei nazi-fascisti ai danni dei partigiani durante la lotta di liberazione. Dalla piazza centrale del paese, un vialetto in parte alberato conduce in leggera salita al Belvedere, dove sorge il Monumento ai Caduti. Da qui la vista verso la pianura è entusiasmante: si scorge la sagoma del Duomo di Pavia e, condizioni atmosferiche permettendo, si possono intravedere i grattacieli e la Madonnina di Milano e sullo sfondo la corona delle Alpi innevate con il massiccio del Monte Rosa in evidenza;
⦁ Antiche fonti d’acqua del borgo medievale.
Comune di Cigognola
Piazza Castello, 7 - Cigognola (PV)
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