"Quando il tempo si arresta, diventa luogo."
- Chawki Abdelamir
L’Oltrepò Pavese è un territorio vissuto che trasuda storia: camminando per i suoi paesi e le sue colline sono tanti i dettagli e gli elementi caratteristici che ci riportano indietro nel tempo. In particolare, non vanno trascurate le tracce lasciate dal periodo storico medievale, molto suggestive a contrasto con la modernità e la vita di oggi e simbolo di un tempo che sembra essersi fermato. Vivere un po' di Medioevo, diventa possibile, visitando i piccoli borghi dell’Oltrepò incastonati fra la provincia di Piacenza e di Tortona. Tra questi sono degni di menzione, ad esempio, quelli di Varzi, Fortunago, Zavattarello, Golferenzo e San Ponzo.
Nello specifico però, i piccoli borghi dell’Oltrepò ad aver ottenuto un riconoscimento nella ristretta élite dei “Borghi più belli d’Italia” sono due: Fortunago e Zavattarello.
Fortunago si trova a pochi chilometri da Borgoratto Mormorolo (PV). Da evidenziare è il fatto che il borgo sia stato proprietà di numerosi feudatari, susseguitesi (ad esempio i Marchesi Malaspina e i conti Dal Verme) in relazione alle sorti del territorio Pavese, nel periodo successivo alla cosiddetta battaglia di Pavia dell’anno 1525. Nel caso di Fortunago, l’ingresso nella classifica dei borghi più belli d’Italia, non è dovuto soltanto alla sua cultura paesaggistico-architettonica, ma anche alla capacità di valorizzare e recuperare l’atmosfera del passato da questo dimostrata. Il borgo ha conservato, infatti, tipici componenti medievali come i serramenti e le panchine in legno, le facciate in pietra e la pavimentazione delle stradine realizzata con pietre e mattonelle in Porfido. Inoltre, particolare attenzione è stata data alla cura del verde, in una combinazione di elementi che rendono Fortunago un raro simbolo di una ricca e viva tradizione.
Tra i piccoli borghi, va poi citato Zavattarello, relativamente a quanto scritto da D. Bertacchi: “ (…) è forse il paese più storico della provincia per antichi fatti d’armi, perciò giustizia vuole che se ne faccia menzione”. Zavattarello è situato nell’Alta Val Tidone e vanta la peculiarità di essere un borgo del duecento con relative chiese e castello. Il castello Dal Verme, domina sulla natura incontaminata ed è, senza dubbio, un segno distintivo del borgo degno di visita. Si tratta di un castello edificato in pietra con uno spessore murario di quasi quattro metri. Oggi è interamente restaurato e visitabile ed ospita, inoltre, numerosi eventi al suo interno. Va sottolineato come il borgo sia reso particolarmente suggestivo dalla combinazione delle pietre millenarie e dei colori della campagna dell’Oltrepò Pavese, che sembrano valere come simbolo della convivenza parallela tra un passato permanente e un presente in continua evoluzione. Per quanto riguarda la tradizione religiosa meritano una visita: la chiesa patronale di San Paolo, la costruzione del cimitero ottagonale e l’oratorio di San Rocco.
Un altro luogo che meriterebbe di essere visto è Varzi. Si tratta di un paese situato al centro della Valle Staffora dove fare tappa per visitare il Castello dei Malaspina, la Parrocchia di San Germano, le torri e la chiesa romanica dei Cappuccini. Va evidenziato che Varzi vanta la caratteristica di produrre una delle eccellenze enogastronomiche pavesi: il salame di Varzi DOP. Per i buongustai è possibile anche visitare una delle diverse cantine di stagionatura, tuttavia non sempre aperte.
Golferenzo è un piccolo borgo dell’Oltrepò situato a 500 m di altitudine, confinante con i comuni di Santa Maria Della Versa, Nibbiano, Montecalvo Versiggia e Volpara. Gran parte del territorio è occupato da vigneti che producono vini D.O.C. come Pinot, Moscato e Riesling; la parte restante, invece, è adibita a prato e a bosco. Per i visitatori interessati possono essere citati la Chiesa Parrocchiale dedicata a San Nicolò e i resti del castello. Di fianco alla chiesa parrocchiale si può visitare un museo particolare: il museo dei Cavatappi, che ospita una vasta collezione di cavatappi per un periodo di tempo lungo circa 300 anni.
San Ponzo, infine, è una piccola frazione di Ponte Nizza (PV) di origine medievale. La paesaggistica è caratterizzata da strade strette e case ravvicinate contraddistinte da facciate tipicamente in pietra. Dal borgo è possibile poi giungere a piedi, attraverso i boschi secolari, fino a una zona di roccia arenaria plasmata dagli agenti atmosferici: quella delle Grotte di San Ponzo, nelle quali fu ritrovato appunto il corpo dell’eremita Ponzo.
Visitare i piccoli borghi dell’Oltrepò pavese può essere un’ottima idea per mettere d’accordo tutti: dagli appassionati d’arte e storia, agli amanti della natura fino alle buone forchette. Se state organizzando il vostro week-end, ad informarvi a proposito di tutti gli eventi in Oltrepò pavese ci pensa oltrepoAdvisor!