La storia dei Baci di Godiasco ha radici antiche.
Questi biscotti risalgono alla pasticceria della seconda metà dell’Ottocento, più specificatamente alla ricetta dei Baci di Dama di Tortona. Questa discendenza è stata determinata dal legame storico-culturale e gastronomico che intercorre tra il Comune piemontese e l’Oltrepò Pavese, in particolare la bassa e media Valle Staffora. È stato ciò, infatti, che ha permesso una rapida diffusione del Bacio portandolo nella località di Godiasco Salice Terme, Comune in cui successivamente si è affermato.
La variante specifica dei Baci di Godiasco che conosciamo noi oggi, però, è più recente e viene fatta risalire al secondo dopoguerra. In questo periodo subentrarono nell’ambito culinario molte novità e alcune ricette preesistenti subirono delle modifiche, tra queste possiamo trovare, per l’appunto, quella dei biscotti di Salice Terme.
A differenza della ricetta da cui trae origine, questa prevede la copertura del biscotto per tre quarti con del cioccolato al latte che conferisce al dolce un aspetto più invitante e un sapore ancora più piacevole. Invece, all'impasto vengono aggiunti due nuovi ingredienti: il miele e la fecola di patate. Tali innovazioni sono state apportate per rendere questa prelibatezza unica nel suo genere e caratteristica, diventando tipica del territorio.
Gli altri prodotti utili per la realizzazione del biscotto, oltre al miele e alla fecola, sono: farina 00, burro, zucchero, mandorle macinate e uova, di cui non si conoscono le dosi e il metodo di lavorazione.
La produzione dei Baci si è stabilizzata nei primissimi anni Novanta del XX secolo facendosi, in seguito, espressione del patrimonio di tradizioni gastronomiche del territorio. Non per altro, il Comune ha riconosciuto questo prodotto come De. Co. rimarcando la sua tipicità.
I Baci di Godiasco Salice Terme
I biscotti De. Co. di Godiasco: Baci al miele e cioccolato.
Tra le tante tradizioni dell’Oltrepò Pavese c’è anche quella del miele. Il miele è entrato a far parte della storia del territorio, inizialmente di quella di Zavattarello, già nel XIX secolo grazie a Luigi Dal Verme per poi, successivamente, diffondersi nelle zone circostanti.
Molte sono le aziende dedite alla sua produzione, ma non solo, anche di prodotti di derivazione. Dal sapore unico e dall’ottima qualità, il miele dell’Oltrepò è così rilevante sul territorio che ha portato alla nascita di associazioni per la sua valorizzazione e di una proposta per la sua nomina come DOP.
Scopri la sua storia, dove poterlo gustare al meglio e visita i luoghi in cui sono esposti gli antichi strumenti per la lavorazione.
Ogni territorio può vantare numerosi prodotti tipici e tradizionali unici nel loro genere, infatti, ci sono alcuni tra questi a cui è stata attribuita la nomina di Denominazione Comunale.
Il marchio De.Co. è nato da una legge, più precisamente la Legge n. 142 ed è un vanto anche per molti Comuni dell’Oltrepò Pavese. Esso attesta che un determinato prodotto, alimentare o artigianale, ma anche una specifica ricetta, vengono considerati originari e tipici del luogo.
Moltissime sono le prelibatezze che vantano tale riconoscimento contribuendo a valorizzare le località da cui provengono e a garantire il loro legame storico e culturale con il territorio. Il Miccone di Stradella, i Malfatti di Fortunago, la patata del Brallo e la Mundiöla di Montesegale sono solo alcuni degli esempi di De.Co. che appartengono e che caratterizzano l’Oltrepò.
Scopri altri prodotti tradizionali e quali possiedono questo marchio, dove poterli trovare e, in molti casi, dove poterli assaporare.